sabato 31 dicembre 2011

Natale dovunque

Eccomi a Babonde, il viaggio lungo ed un pò teso a causa dei disordini post elettorali soprattutto nella capitale Kinshasa dove era necessario passare. I carri armati schierati qua e là lungo le strade e nei punti sensibili della città. Il vincitore Kabila, con notevoli brogli all’attivo ed il secondo in classifica Tchisekedi che già prima del voto si era auto-proclamato presidente ed ha continuato a farlo dopo, accendendo il fuoco di una rivolta per fortuna appena abbozzata. Al “giuramento” del presidente Kabila un solo capo di stato era presente alla cerimonia, segno evidente dell’isolamento del paese e della poca credibilità di cui gode. In ogni caso i voli aerei non sono stati perturbati e due giorni prima di Natale ero finalmente a casa. Allora Buon Natale a tutti, a partire dal caldo polveroso della stagione secca ma anche dalla tranquilla assenza di pubblicità invadenti ed ossessive e dalle obbligazioni dei regali a tutti i costi. Fare quello che gli altri si attendono da te? Fare quello che la tua coscienza ti ispira o reagire all’iniziativa che viene dall’Alto?
Cosa resterà? Fare tesoro di quello che si celebra nella Festa, in un momento intenso di preghiera nella fede, senza che sia travolto dalle infinite preoccupazioni della quotidianità è una bella sfida a tutte le latitudini. Ebbene mettere l’infinito Amore nelle piccole faccende di ogni giorno – poichè anche le cose grandi alla fine diventano normalità - è esattamente il mistero che celebriamo nel Natale: Dio/altissimo fattosi piccolo/uomo. Bene: l’Amore in tutte le cose. Auguri di Buon Natale.

giovedì 8 dicembre 2011

ECOGRAFO

Si discuteva se “ecografo” è la macchina che permette di fare le ecografie oppure è il tecnico che usa quella stessa macchina. In ogni caso noi cercavamo la macchina da portare in Africa e non l’uomo, anche se quest’ultimo sarebbe comunque molto utile... magari in seguito. Ora l’Ecografo c’è, grazie alle persone amiche che hanno saputo ben spargere la voce e grazie soprattutto alla Casa di Cura di Abano Terme, al dott. Nicola Petruzzi e alla sua staff che hanno prontamente accolto la nostra domanda e senza battere ciglio hanno donato questo prezioso macchinario all’ospedale di Babonde. Certo molta strada è ancora da fare, nel senso che avere l’Ecografo a Padova non è la stessa cosa che averlo a Babonde, occorrerà una robusta cassa che lo protegga per un viaggio lungo  e impervio, ricco di scossoni e di imprevisti. Dentro un container, che assieme a molto altro materiale tra qualche mese lascerà l’Italia per il Kenya, passerà per l’Uganda ed infine raggiungerà il Congo dove, cigliegina sulla torta, sopporterà più di seicento chilometri di piste in camion o trattore.
Ci vorrà un’assistenza speciale per non mandare in frantumi tanto tesoro di generosità e di tecnica. L’ospedale di Babonde ne sarà il beneficiario e con lui i tantissimi pazienti di “foresta” che non hanno mai conosciuto un apparecchio come questo  e che sembrerà loro qualcosa di molto strano e misterioso, loro che fino ad oggi hanno guardato con curiosità il solo microscopio e il misuratere della pressione sanguigna.
Nel grazie che voglio esprimere c’è anche un appello, poichè la nostra missione di Mambasa, della quale vi invito a leggere il Blog, è lei pure alla ricerca di materiale medico dovendo attrezzare un ospedale nuovo di zecca. Chissà mai, da cosa nasce cosa e la Provvidenza non si smentisce mai.