mercoledì 6 maggio 2015

Diploma di Maturità


 Fino all’anno scorso per poter accedere all’esame di maturità le differenti scuole superiori del nostro vasto territorio dovevano inviare i loro candidati “finalisti” presso un centro abilitato, a Ibambi, dove dei commissari provenienti dalla sede centrale della provincia scolastica, sorvegliavano lo svolgersi della sessione annuale. Per i più lontani si trattava di un viaggio di quasi una cinquantina di chilometri, e la necessità di trovare dove dormire e mangiare per una decina di giorni se non di più. Prima per gli esami “preliminari” e poi per la sessione finale.
Ebbene a partire da questo 2015 un nuovo “Centre d’examen d’Etat” è stato aperto a Babonde con sede all’Institut Ste Marie. La nostra struttura si è rivelata la più adatta per ospitare i duecento candidati del circondario. Com’è abitudine la solennità della cerimonia ufficiale di apertura ha superato i limiti. Nel senso che si è investito molto nella festa e nel numero degli invitati: le autorità scolastiche d’Isiro e d’Ibambi assieme a tutti i direttori e presidi delle scuole della zona, di ogni ordine e grado; le autorità amministrative e tra esse l’amministratore del Territorio di Wamba, le autorità militari e quelle ecclesiastiche, i candidati all’esame finale ... Tutte le scuole hanno contribuito per la buona riuscita e così é stato. Santa Messa, discorsi inaugurali delle autorità, taglio del nastro e libagione, alza bandiera ed inno nazionale, pasto fraterno, musica e danza, tutto si è svolto in un clima di festa e di solennità.
Le note dolenti, per il momento poste in secondo piano, erano il ritardo di due mesi nel pagamento dei salari da parte del governo e il fatto che agli esami di stato la percentuale di coloro che riescono ad ottenere il diploma di maturità si aggira sul 50% del totale con dei punteggi estremamente bassi, segno evidente del peggioramento della qualità dell’istruzione: solo la metà dei giovani “finalisti” ottengono il diploma, e nella stragrande maggioranza si rivelano poco preparati rispetto ai sei anni di scuola secondaria passata sui banchi. Per molte scuole periferiche sorge talvolta il dubbio se siano scuole con indirizzo vario, come previsto dall’ordinamento del paese o se siano piuttosto centri di manovalanza a buon mercato per insegnanti e dirigenti scolastici. La mancanza di un salario certo, la mancanza di un’economia sufficiente fa sì che gli insegnanti siano spesso pagati con il lavoro manuale degli studenti presso i campi coltivabili dei loro insegnanti. Si aggiunge infine il fatto che una buona parte dei “finalisti” sono già genitori con prole a carico o ragazze madri che alternano la penna ed il quaderno al necessario lavoro per accudire i bimbi.

Messe tra parentesi le difficoltà abbiamo potuto constatare che seppur lentamente e con enormi difficoltà, tuttavia una certa evoluzione positiva si può riscontrare e che alcune persone di buona volontà alla fine emergono e producono qualcosa di buono per sè e per il paese intero. 
 


FMI – Anualite

Quando sentiamo parlare di FMI pensiamo subito all’organizzazione mondiale “Fondo Monetario Internazionale”, che dirige la politica e l’economia di molti paesi imponendo le proprie regole liberiste. Grande stupore quando a Babonde mi si presenta una persona che vuole parlarmi del FMI e che vuole proporre un incontro sul tema.
Qualche breve scambio di informazioni e chiariamo subito che si tratta di un’altra cosa, in questo caso FMI sta per “Fondazione Missionaria Internazionale”, ed avrebbe il compito di formare degli agenti pastorali ed di inviarli in missione. Il signore che mi presenta la “Fondazione” dice che l’organizzazione si apoggia su di una fondazione svizzera che vuole investirsi in Congo con delle mete molto ambiziose, la costruzione di chiese, scuole ed ospedali. Per quel che riguarda le chiese l’apertura è ecumenica e totale, indipendentemente dalla confessione di appartenenza o dal fatto di essere villaggio o parrocchia o quartiere. Per tutti ci sarà la possibilità di beneficiare dell’aiuto quasi totale della FMI, disponibile a 360°.

Rimango stupito dell’ampiezza della disponibiltà della Fondazione e mi chiedo chi mai avrà la possibilità di mettere in campo una quantità così grande, enorme, di mezzi finanziari, e con quale provenienza. Comincio a dubitare. Lascio che il nostro ospite continui ad illustrare la generosa offerta che l’organizzazione intende fare al nostro territorio, sì poiché la Fondazione si sarebbe fino ad ora investita soprattutto in Asia ed è arrivata in questi ultimi tempi in Africa e precisamente in Congo RDC, nel territorio di Wamba. Nel frattempo, allo stesso modo del signore che mi sta davanti, altri emissari stanno percorrendo centri grandi e piccoli di tutto il circondario per illustrare al meglio l’enorme occasione che si sta presentando. Ai singoli cittadini, catechisti, fedeli, individui, sarà necessario versare l’equivalente di mezzo euro per poter iscriversi e divenire beneficiari. Ora ci sarebbe bisogno di pubblicizzare al massimo la FMI e di indire un incontro pubblico per presentare al meglio l’iniziativa e la missione di Babonde potrebbe rendere in questo un grande servizio.
Io rifiuto categoricamente, vedendo ora chiara una truffa con lo scopo di raccogliere un pò di soldi presso la popolazione semplice, soprattutto i fedeli delle varie chiese “vendendo” la speranza di una costruzione in cemento. Se qualche dubbio poteva restare circa la buona o malafede della FMI, questi dubbi scompaiono quando leggo i depliants che il signore mi propone: il Fondo Missionario Intenazionale partecipa della MTM ossia della Missione Teocratica Mondiale si dice confessionale e propone la formazione di differenti operatori pastorali della chiese in vista di una loro riforma. L’impressione certa che ne ricavo è di un depliant costruito con un’accozzaglia di elementi differenti, contraddittori, recuperati qua e là e assemblati alla meno peggio. Chiunque un pò avveduto avrebbe potuto rendersi conto della debolezza e della illogicità delle affermazioni, dell’impossibilità di poter mantenere una sola delle mille promesse fatte, fantastiche ma concretamente irrealizzabili a meno di disporre di capitali immensi da distribuire con grande liberalità.
 Ebbene, centinaia e centinaia di persone hanno abboccato versando la loro parte quota ai numerosi emissari che hanno percorso a tappeto il territorio assoldando nella stessa impresa nuovi adepti che dietro il versamento dell’equivalente di una quindicina di euro potevano aspirare a divenire a loro volta sensibilizzatori o raccoglitori delle quote individuali. Un rappresentante “nazionale” della FMI venuto in aereo a Isiro è stato ricevuto da una folla esultante e speranzosa che pensava di accogliere un liberatore dalla  miseria e dalla incapacità di progettare un futuro migliore. Le autorità civili si sono tenute in disparte in un primo momento, per poi intervenire deferendo l’organizzazione al tribunale provinciale. Il verdetto non è ancora stato emesso, e nel frattempo i “funzionari” e “sensibilizzatori” continuano a percorrere i villaggi incassando i contributi volontari.
  Miseria, mancanza di prospettive, stagnazione dell’economia, attesa di un “messia” a buon prezzo, incapacità cronica nel superare gli ostacoli senza un aiuto sostanziale dall’esterno, ingenuità e conoscenze limitate, fiducia nella parola di chi semplicemente “parla bene e si presenta bene”, sono solo alcuni degli elementi che inducono alla credulità e a una certa facilità nel mettersi nelle mani di qualche mercenario o truffatore senza scrupoli.
Anche a livello religioso la popolazione è spesso disposta a credere alle cose più incredibili, un insieme di racconti notturni attorno al fuoco nelle notti di luna piena, sui quali si insericono altri racconti di pratiche magiche o incantatorie.
A Babonde qualcuno ha creduto vedere l’apparizione di una suora locale – il suo nome Anualite -  morta martire esattamente cinquanta anni fa, mentre dell’anniversario ne sono in corso le celebrazioni . L’apparizione lontana, tra gli alberi e le palme, si è rivelata alla fine una illusione ottica, ma per l’occasione tutte le attività locali sono state bloccate e si è gridato al miracolo.

L’uomo è nelle sue molteplici dimensioni un uomo di fede. Crede alla parola annunciata, crede alla parola data. Talvolta è disposto a credere più facilmente alle cose che potrebbero risolvergli i  problemi nell’immediato. Davvero occore sapere in chi abbiamo riposto la nostra speranza e saper leggere bene i segni che annunciano la verità o la falsità dei propositi. Un parametro di verifica rimarrà sempre il risultato finale. Gesù diceva che le opere danno testimonianza della bontà e della verità di chi promette o dice qualcosa.